Giorno della Memoria 2018

Il “Giorno della Memoria” (ricorrenza istituita dal Parlamento italiano, con legge 211 del 20 luglio 2000, per ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz e lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti) sarà ricordato a Trieste con un ricco e articolato programma di celebrazioni, appuntamenti e iniziative culturali promossi dal Comune di Trieste insieme ad altre istituzioni, associazioni e realtà attive sul territorio.


Il programma è stato presentato ufficialmente oggi (lunedì 22 gennaio) nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sala giunta del palazzo municipale, alla quale sono intervenuti tra gli altri gli assessori comunali alla Cultura e ai Teatri, il rabbino capo della Comunità ebraica di Trieste Alexander Meloni, il referente culturale della Risiera di San Sabba Maurizio Lorber, il direttore del Teatro Stabile del FVG Franco Però e i rappresentanti delle diverse associazioni e realtà che hanno partecipato alla realizzazione del programma promosso dal Comune di Trieste.

Nel rispetto del sabato ebraico, le cerimonie si terranno domenica 28 gennaio. Alle ore 9.15, a cura della Questura di Trieste e dell’Associazione “Giovanni Palatucci Onlus”, presente il presidente del Consiglio comunale, ci sarà la deposizione di una corona d’alloro ai piedi della lapide che nelle carceri del Coroneo ricorda Giovanni Palatucci. A seguire, alle 9.30, a cura dell’Associazione nazionale ex deportati di Trieste, dal Coroneo partirà una marcia silenziosa che raggiungerà la Stazione Centrale. Qui, alle ore 10.00 , sul lato di via Flavio Gioia, sarà deposta una corona sulla lapide che ricorda la partenza dei convogli dei deportati verso i campi nazisti dal settembre 1943 al febbraio 1945. Alle ore 11.00, alla Risiera di San Sabba, monumento nazionale, unico campo di sterminio nazista con forno crematorio in Italia, si terrà la solenne cerimonia del “Giorno della Memoria 2018”con la deposizione di corone d’alloro da parte di Regione FVG, Prefettura e Comune di Trieste e delle Associazioni e dei gruppi che partecipano alla commemorazione. Seguiranno i discorsi ufficiali dei sindaci di Trieste e di Sgonico. Sempre tra le cerimonie e commemorazioni, venerdì 26 gennaio, con ritrovo alle ore 17.00, nel piazzale antistante lo stadio Grezar, si terrà la fiaccolata per la memoria, la pace e la convivenza,. Con partenza alle ore 17.30, il corteo attraverserà le vie Valmaura e Ratto della Pileria per arrivare all’interno della Risiera di san Sabba, dove il “Coro Partigiano Triestino Pinko Tomažič” terrà un breve concerto.
Tra le altre proposte didattiche in programma si segnalano gli appuntamenti con “Cinema e Shoah”, a cura del Comitato Pace Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci e del Circolo cinematografico Charlie Chaplin. Nella sala Tessitori di piazza Oberdan 4 (prenotazioni 348 1686226- 3382118453) sempre con inizio alle ore 9.00, saranno proiettati alcuni film. Mercoledì 24 gennaio “Shoah” (Quarto film) regia di Claude Lanzmann; giovedì 25 “A torto o a ragione” regia di István Szabó; venerdì 26 gennaio “Hannah Arendt” regia di Margarethe Von Trotta; mercoledì 31 gennaio “Una volta nella vita” regia di Marie-Castille Mention-Schaar.

Mercoledì 24 gennaio, alle 17.00, nella biblioteca comunale Quarantotti Gambini di via delle Lodole 7/a (San Giacomo), si terrà l’incontro, promosso dal Comune di Trieste, “Narrare l’inenarrabile: la Shoah raccontata ai ragazzi”, dedicato a bambini (dagli 8 anni), ragazzi e adulti. Mauro Tabor, Assessore alla Cultura della Comunità Ebraica di Trieste, Antonella Farina, bibliotecaria e Marianna Sillitti, volontaria di Linea Azzurra, condivideranno la lettura di testi sul tema adatti al pubblico più giovane. Interventi musicali del maestro Davide Casali. Ingresso libero (senza prenotazione), fino ad esaurimento posti. Info: 040 0649556 bibliocom@comune.trieste.it.

Giunge alla seconda edizione “La memoria e la scelta”, iniziativa che – dopo il notevole riscontro ottenuto lo scorso anno – va in scena alla sala Bartoli del Teatro Rossetti da domani, martedì 23 a sabato 27 gennaio. “La memoria e la scelta/II – Vedem Un giornale a Terezín” è un progetto a cura di Paola Pini, realizzato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Comune di Trieste e, per la parte cinematografica, con la Mediateca – La Cappella Underground, che ha la particolarità di avere quali protagonisti gli allievi di alcuni licei di Trieste: quest’anno partecipano i licei “Carducci/Dante”, “Galilei”, “Oberdan”, “Petrarca” e “Prešeren”.I ragazzi divengono così significativamente i portatori – verso le generazioni future – di un messaggio fondamentale da ribadire sempre, e in particolare in occasione del Giorno della Memoria: quello che dimostra come davanti all’abisso, anche il più cupo, ci sia sempre la possibilità di scegliere e difendere la dignità umana. I biglietti al prezzo di 3 euro, sono in vendita nei consueti punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Per ulteriori informazioni consultare il sito del Teatro www.ilrossetti.it

Infine, dal 27 gennaio al 2 aprile, il Civico Museo “Revoltella” di Trieste propone al pubblico un nucleo, inedito, di 24 disegni che Zoran Mušič realizzò nel 1945, mentre era imprigionato a Dachau. L’esposizione, intitolata “Zoran Mušič. Occhi vetrificati”, è promossa dal Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura e curata da Laura Carlini Fanfogna. Venerdì 27 gennaio, dalle ore 10.00, all’auditorium Marco Sofianopulo del Museo Revoltella, si terrà una mattinata di approfondimento dedicata a Zoran Mušič che precederà l’inaugurazione ufficiale della mostra alle ore 12.30. In mostra – come detto – 24 disegni che sono altrettanti urli silenziosi. Fissati a matita o inchiostro sui supporti più disparati: fogli di quaderno, carte di riciclo e persino libri. Per dare forma, e in qualche modo esorcizzare, l’orrore, creando opere d’arte. E, anche per questo, ancor più straordinari. 24 testimonianze su Dachau, in presa diretta da chi vi era deportato, marchiato con il tragico Triangolo Rosso dei deportati politici. Testimonianze che nella storia dell’arte possono essere avvicinate a quelle di Goya. 23 dei disegni erano stati “dimenticati” tra i fascicoli d’archivio nella sede dell’ANPI, ANED, ANPPIA e uno nella sede dell’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia, da cui sono emersi nel luglio del 2016 nel corso di una ricerca condotta dal professor Franco Cecotti, collaboratore dell’IRSML e oggi vicepresidente dell’Associazione Nazionale Ex Deportati-ANED.
COMTS-GC

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